Archivi del giorno: 25 aprile 2012

LE TASSE DEGLI ITALIANI


Se nel prossimo mese di ottobre il Governo Monti aumenterà l’Iva, nel 2012 i contribuenti italiani pagheranno 19,9 miliardi di tasse in più rispetto al 2011. Nel 2013, invece, si ritroveranno con un maggiore aggravio fiscale, rispetto a due anni prima, pari a 32,5 miliardi. Tra due anni, infine, il peso delle nuove imposte, rispetto a tre anni prima, sarà di 34,8 miliardi. Risultato ? Salvo novità legislative, nel triennio 2012/2014 il raggiungimento del pareggio di bilancio costerà a tutti noi 87,3 miliardi di tasse in più.

I conti li ha fatti la CGIA di Mestre che ha analizzato gli effetti dei principali provvedimenti messi in campo sino ad oggi dal Governo Monti: ovvero, il “salva Italia” e il disegno di legge sul mercato del lavoro che , probabilmente, sarà approvato entro la fine dell’estate.

“Ormai rischiamo di rimanere soffocati dalle tasse – esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – E’ vero che il Governo Monti è stato costretto ad intervenire in maniera molto decisa per salvare il Paese dal fallimento. Ma è altrettanto vero che si è agito solo ed esclusivamente sul fronte delle entrate. Nel salva Italia, ad esempio, l’effetto complessivo della manovra è costituito per l’81,3% da nuove entrate e solo il 18,7% da tagli alla spesa. Un sacrificio immane che rischia di schiacciare il paese sotto una montagna di imposte, con il rischio, così come ha sottolineato qualche giorno fa il Fmi, di raggiungere il pareggio di bilancio solo nel 2017 e non, come previsto dal Governo Monti, nel 2013”.

Dalla CGIA sottolineano che nell’analisi sono state prese in esame le maggiori e le minori entrate previste dal “salva Italia” e le disposizioni fiscali annunciate nella riforma del mercato del lavoro che, molto probabilmente, esperirà i suoi effetti a partire dal 2013. Non si è tenuto conto, invece, degli effetti previsti dal decreto sulle semplificazioni fiscali che, sottolineano dalla CGIA, saranno molto modesti.

“Se poi – prosegue Giuseppe Bortolussi – alle misure introdotte dal Governo Monti aggiungiamo anche quelle introdotte l’estate scorsa dal Governo Berlusconi, nel triennio 2012/2014 il peso fiscale medio in capo a ciascuna famiglia italiana sarà pari a 8.200 euro circa. Ad oggi – conclude Bortolussi – le famiglie italiane non hanno ancora subito nessun serio contraccolpo economico, in quanto hanno pagato poco più di 500/600 euro. Praticamente solo il 7% della cifra totale che dovranno sborsare in questo triennio. Purtroppo, la mazzata arriverà verso la fine di quest’anno quando ad ottobre subiranno il probabilissimo aumento dell’Iva e a dicembre saranno chiamate a versare il saldo dell’Imu.”

Le tasse del Governo Monti: aumenti previsti rispetto al 2011 (in milioni di euro)

Descrizione

2012

2013

2014

Totale

2012/2014

Imposte nette “salva Italia”

16.705

18.078

16.033

 
Ddl Riforma mercato del lavoro  

1.318

2.383

 
Totale

16.705

19.396

18.416

 

 

Eventuale aumento IVA (*)

3.280

13.119

16.400

 
TOTALE

19.985

32.515

34.816

87.316

 

NOI NON SIAMO TASSISTI


Relativamente al commento sotto pubblicato, chiariamo che non siamo tassisti, non scrocchiamo corse ai tassisti, facciamo oppure crediamo di fare informazione, non abbiamo preconcetti non criminalizziamo nessuna categoria, potremmo citare ben più importanti categorie o professioni, che costituiscono delle vere caste, grazie a questo momento dove comandano i professori cioè i tecnici, sta scomparendo la classe media, cosa che era l’obiettivo del comunismo, cioè una società di uguali. Peccato che come dice la professoressa o ministro Fornero, con questa paccata di tasse, che i professori ci hanno propinato, sono rimaste ormai due classi i ricchi e quelli che ormai  tirano a campare per arrivare a fine mese. Dispiace vedere che una categoria di lavoratori,  anche grazie ai media, si è resa antipatica ai cittadini, in modo tale da suscitare reazioni esagerate, le quali forse sarebbero più adatte ai quei manager e a quei super burocrati, che percepiscono liquidazioni milionarie oppure una o più pensioni da migliaia di euro mensili.

I commenti per l’articolo sui tassisti :

E’ proprio questo art14 DPR 633/72 che Lei cita che deve essere cancellato. Lei, come i suoi colleghi tassisti, l’IVA la sta pagando su tutto, ed ad ottobre potrebbe pagarla maggiorata addirittura al 23%. I vostri clienti pagano l’IVA sul pane e sulla pasta, mentre quando salgono su di un vostro TAXI grazie a questo anacronistico DPR sono esentati dal pagare l’IVA per ben 50 km urbani. E come Lei fa notare, questo DPR considera urbani i comuni che distano tra loro 50 km. Per cui, per assurdo, un vostro cliente può farsi da voi trasportare per migliaia di km da un comune all’altro ( purché tali comuni non distino tra loro più di 50 km) senza pagare un centesimo di IVA.

Domanda sono solo i tassisti, che in qualche modo hanno una legge ad-hoc? Bella domanda

IL CANE DI PAGLIA A PIAZZA FIUME


Abbiamo attentamente riflettuto sul post di un residente sui nomadi di Piazza Fiume, ci è venuto in mente un vecchio titolo di un film Dustin Hoffman “Il cane di paglia” , riguardava la storia di un tranquillo professore di matematica , che disprezzato dalla moglie per il suo carattere mite e remissivo , lo considera un cane di paglia, alla fine si ribella trasformandosi da cane di paglia in un feroce giustiziere . Durante il film si assiste così al cambiamento dell’uomo da cane di paglia in un essere aggressivo e veemente. Si deduce, dunque, che nessuno è un cane di paglia. Non esistono al mondo persone che accettano sommessamente il proprio destino senza mai reagire alle ingiustizie e ai piccoli suprusi che subiscono quotidianamente, ma è insito nella natura umana l’istinto di autodifesa che può emergere assieme al coraggio nel modo più brutale possibile, spingendoci a chiederci se in realtà la società non sia ancora silenziosamente governata dalle leggi tribali. Ora noi anche se delusi da questa società, non crediamo in una giustizia fai da te, però viene un dubbio la colpa è nel “cane di paglia” che è dentro a noi pronto ad mostrare la sua aggressività, oppure è colpa di quel vuoto di giustizia, di certezza della pena che le istituzioni fanno pervenire al cittadino solo contro le ingiustizie e i soprusi quotidiani.

Il commento del residente su piazza Fiume

La piazza è ormai in mano a questi delinquenti, arroganti e sicuri di farla sempre franca. A volte davvero sarebbe opportuno farsi giustizia da soli. Sono individui irrecuperabili, non meritano rispetto, non ci sono giustificazioni nei loro confronti, il fenomeno andrebbe represso con ogni mezzo. Abito a Corso d’Italia, ed ogni volta che passo a Piazza Fiume mi verrebbe voglia di investirli a tutta velocità, magari più volte tornando indietro in retro. Purtroppo io finirei in carcere, a differenza loro.