Archivi del giorno: 21 aprile 2012

TITANIC ITALIA 2


Il governo sta spudoratamente mentendo agli italiani. Tra conferme e smentite quotidiane, su questo o quel decreto fiscale, nel mentre la nazione vive con scoramento annunci di suicidi, di imprese chiuse e di famiglie al limite della povertà. Inoltre crediamo, come Federcontribuenti, che Bruxelles  sia all’oscuro delle misure di Austerity, adottate dal nostro governo, crediamo che gli annunci di visite, di invii di commissioni, di supervisione e di scambio di informazioni siano menzogne considerato che nessun altro Paese Europeo sta subendo quanto noi, nemmeno la Grecia, paragone amato da Monti. Per questo il presidente Finocchiaro intende, assieme al senatore dell’Idv, Stefano Pedica, informare personalmente l’UE sulla situazione politica  italiana, sui metodi fiscali adottati dal nostro governo e sottolineando i gravi effetti, al limite della costituzionalità, che questi stanno avendo sui cittadini e sulle piccole e medie imprese. Si approfondirà l’argomento bancario italiano e sull’uso fatto dei fondi BCE e del metodo usato dall’agenzia per la  riscossione italiana.  E ora facciamo noi il paragone tra Italia e Grecia. Sui quotidiani greci si nota la profonda indignazione per l’uso spregevole che Monti ha fatto della situazione economica in Grecia, in un articolo intitolato “Non come la Grecia”, si riporta il colloquio di Monti  sul «Corriere della Sera». ‘‘Il giornale italiano ha fatto riferimento al gran numero di suicidi in Grecia – 1700,  sta usando la Grecia come esempio per convincere gli italiani ad accettare misure di austerità nel tentativo di ristrutturare l’economia italiana”. In Grecia esiste un salario minimo pari a euro 876,62, in Italia esiste solo la pensione minima di euro 400. In Grecia per salvare l’economia si è pensato di tagliare gli stipendi e le pensioni, ma, solo se superiori ad un certo reddito, in Italia, il basso reddito è il più colpito. Lotta all’evasione fiscale: confronto italo –  ellenico. In Italia si sono inventati i super blitz della GdF, spesometro, telefonometro, redditometro e  spiate sui conti correnti a danno dei soli cittadini contribuenti,  in Grecia, il Ministero delle Finanze, con una circolare ha imposto incroci fiscali per: banche, cliniche private, mercato azionario, assicurazioni, fondi pensionistici, operatori di telefonia fissa e mobile e gestori utenze domestiche. Tutte le irregolarità, verranno punite con pesanti multe. Questo perchè, diversamente dall’Italia, la Grecia ha capito che è la corruzione il primo nemico per una sana ed equa economia. Inoltre, gli ospedali privati ellenici sono tenuti a registrare tutti i dati relativi ai medici che vi lavorano, l’elenco delle prestazioni effettuate incrociandolo con l’elenco dei malati che ne hanno beneficiato e per quale malattia. In Italia questo non si fa e di scandali sulle cliniche private, sul furto dei rimborsi per prestazioni finte, ne abbiamo in quantità. Inoltre, per tutelare i cittadini ellenici dalla speculazione, si è imposto ai grandi fornitori di telefonia, acqua, luce e gas, di trasmettere i dati dei consumi e costi applicati agli abbonati. In Italia, le compagnie inviano ai cittadini fatture poco trasparenti, con costi non chiari e inoltre possono aumentare come vogliono il servizio senza che nessuno vigili. Ora veniamo alle bugie di Monti sulla commissione europea: “Tagliando i costi, non aumentando le tasse” Riferendosi al governo ellenico, la Commissione europea, ha presentato un “calendario per la riforma del contratto collettivo nazionale per il salario 2012. ” Il rapporto esorta il governo a concentrarsi di più sul taglio dei costi pubblici e burocratici, piuttosto che aumentare le tasse. In Italia la pressione fiscale, effettiva, a carico dei cittadini ha superato il 52% e l’elusione fiscale da parte delle grandi società per azioni non è più considerato un reato. Inoltre, la Commissione ha indicato che oltre la metà dei 20 miliardi dati alla Grecia, non sono stati ancora utilizzati e che quindi potranno essere impiegati per  gli investimenti sullo sviluppo della rete dei  trasporti,  sul turismo e il miglioramento della pubblica amministrazione. Secondo la  Commissione europea per la creazione di posti di lavoro: ” vanno ridotte  le tasse a carico delle piccole e medie imprese, specie, ad impedirne la chiusura ed incentivando ad aprirne di nuove”. In Italia i fondi della BCE all’1% son stati usati dalle banche italiane per comprare parte del debito pubblico per poi specularci sopra. Chiudendo i rubinetti alle piccole e medie imprese e incattivendo, al limite dello strozzinaggio, i rapporti con i piccoli imprenditori.

fonte Federconsumatori

TITANIC ITALIA


L’Italia si sta fermando, depressione in arrivo

Parlo per un momento di economia reale. Negli ultimi giorni sono andato un po’ in giro per grandi imprese, sindacati e ministeri, e mi hanno detto un po’ di cose interessanti.

a) all’Enel segnalano un aumento delle bollette non pagate dalle famiglie;
b) al Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia segnalano strani “buchi” nei versamenti delle tasse, e c’è un certo timore per l’autotassazione di giugno;
c) alle organizzazioni del terziario e del commercio segnalano un anomalo trend di chiusure di piccole attività;
d) aumentano le imprese che non riescono a restituire le rate di leasing;
e) l’ormai inevitabile aumento dell’Iva (vedremo se a settembre-ottobre o all’inizio dell’estate) rappresenterà il colpo di grazia per i consumi interni;
f) aggiungo che né alle imprese né ai sindacati, come mi dicono esponenti molto importanti delle une e degli altri, importa un fico secco dell’articolo 18: sarebbe stato molto meglio lasciare le cose come stavano;
g) la caduta del Pil ( -1,9% secondo il Fondo monetario) impedirà il raggiungimento degli obiettivi di bilancio: servirà dunque un’altra manovra.
E’ ormai evidente che la cura da cavallo sta ammazzando l’animale. Il governo Monti sta seguendo pedissequamente le indicazioni contenute nella lettera della Bce della scorsa estate. Nulla di più, nulla di meno. Ma la Bce non è il Vangelo. Mario Draghi può almeno agire, riducendo i tassi d’interesse a livelli americani? Forse vorrebbe farlo, ma non può. Le teste dure tedesche l’impediscono (non dimenticate che ha già ricevuto una lettera di protesta dalla Bundesbank contro gli ultimi ribassi). Ed è la Germania che comanda in Europa.

 

Da Wall Street Italia Gian Battista Bozzo

 

Imu: salvano le banche, pagano i vecchi dell’ospizio.

Un favore alle banche. L’ennesimo da parte del governo di Mario Monti. Ecco che arriva l’esenzione dell’Imu per le fondazioni bancarie. Già, proprio l’imposta che dovranno invece pagare i vecchietti dell’ospizio.

Le Commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno bocciato un emendamento al dl fiscale che prevedeva il pagamento della nuova Ici da parte delle fondazioni Bancarie, sul quale ovviamente il governo aveva presentato parere contrario, sostenendo che le banche e le loro fondazioni sono associazioni benefiche.

Secondo Elio Lannutti, dell’Idv e presidente dell’Adusbegf, firmatario dell’emendamento bocciato in Commissione, si tratta di “una vergogna” perché “si fa pagare l’Imu sulle macerie, ovvero sulle case inagibili, sui pagliai, e allo stesso tempo il governo dei banchieri dimostra di essere prono agli interessi dei banchieri”.

Lannutti ha ricordato come il governo ha dato parere contrario all’emendamento “sostenendo che le fondazioni sono associazioni benefiche. Una vergogna”, ha ribadito.

La “Commissione di Bilancio” è formata in larghissima maggioranza da parlamentari del PDl, del PD, della Lega e del cosiddetto Terzo Polo.

 

Da Libero quotidiano

I TASSISTI PER UN’INFORMAZIONE CORRETTA


In un’Italia dei partiti e dei professori, in un’Italia dove un consigliere regionale prende 12.000 euro al mese , dove ci sono politici a cui pagano case e vacanze a loro insaputa, in un Italia che ha realizzato il sogno del socialismo reale, uccidendo di tasse la classe media che è ormai scomparsa, in un Italia che si spacciano per nuovi alcuni politici che sono entrati in Parlamento con i pantaloni corti. In questa Italia ci sono alcuni che il lavoro se lo comprano con i loro soldi. No diamo retta a politici e professori, per molti la licenza di un taxi è un investimento. Può valere dai 100.000 ai 150.000 euro. Non si poteva cancellare i risparmi di una vita con un decreto, con la parola “liberalizzazione“. Che significato ha poi questa parola? Liberi dai tassisti? Liberi da cosa? La situazione italiana è gravissima, per dirla alla Draghi, e la priorità è diventato il taxi? Alcuni anni fa con Bersani da liberalizzare c’erano anche i barbieri, nota categoria di ricchi. Chi ha investito in un taxi può essere un impiegato licenziato che ha investito il suo Tfr, un padre che ha comprato la licenza per dare un futuro al figlio. Se si vuole liberalizzare, in modo che ognuno possa diventare tassista, vanno prima rimborsati. Oggi vengono presi di mira i tassisti, domani i notai, dopodomani i farmacisti, la settimana prossima i fruttivendoli e gli avvocati . L’unica categoria che non viene mai toccata è quella dei politici.Il trio ABC ha detto se si abolisce il rimborso elettorale i partiti in modo questi chiudono, noi non siamo con l’antipolitica, i partiti devo autorigenerarsi e trovare il modo di auto finanziarsi.Non è giusto che i responsabili della catastrofe che tutto giustifica, che sta azzerando ogni diritto, guardano dall’alto la bolgia infernale che sta diventando l’Italia. Tutti contro tutti e loro sopra a ogni cosa.
La caccia all’untore, alla singola categoria sociale, è iniziata. Una battuta dopo l’altra con i media a demonizzare i redditi dei tassisti o degli avvocati. I tassisti ricchi sono rari come i politici onesti. E’ un lavoro che si sono comprati con i loro soldi, non attraverso raccomandazioni, conoscenze e ai favori degli amici degli amici. La loro reazione, che può apparire esagerata, incomprensibile “Ma cosa vogliono questi tassisti?” è dettata dal baratro della povertà che gli si spalancava davanti. Poi sull’Iva non è vero che i taxi non pagano l’IVA, ma bensì le prestazioni di servizio concernenti i trasporti di persone sono attualmente disciplinate dall’articolo 10, n. 14, del Dpr 633/72 e dal n. 127-novies della tabella A, parte III, del medesimo decreto, che prevedono,l’esenzione da Iva solo per le prestazioni di trasporto urbano di persone effettuate mediante taxi o altri mezzi di trasporto marittimo, lacuale, fluviale e lagunare, precisando che si considerano urbani i trasporti effettuati nel territorio di un comune o tra comuni non distanti tra loro oltre cinquanta chilometri. Inoltre a differenza di altre professioni sono gli unici imprenditori che non solo non scaricano il costo, ma neanche l’iva dei beni strumentali (la vettura).Ora speriamo di aver fatto informazione corretta, comunque benvenuto un dibattito su questo argomento.

MA CHE BELLA MOVIDA IN PIAZZA ECLIDE


Riceviamo e pubblichiamo, l’ennesimo sfogo amaro di una cittadina che si lamenta dell’inciviltà della cosidetta “movida”  dei Parioli, in questo caso zona Piazza Euclide , per colpa della movida pariolina con la scusa del giusto e sano svago e del divertimento, i residenti al loro rientro di sera sono costretti a cercare per ore il parcheggio, dato che neanche sulle strisce pedonali è possibile trovare un posto; inoltre nelle notte infuocate del venerdì e sabato sono costretti per trovare il sonno ristoratore a dormire utilizzando tappi di cera per le orecchie, dato che “la notte è piccola per noi “ come diceva una canzone delle sorelle Kessler tutta la notte sembra mezzogiorno e poi quasi all’alba dopo la chiusura i frequentatori delle discoteche,  ristoranti e dei pub escono ubriachi e provocano schiamazzi, urla, lancio di bottiglie; i portieri dei palazzi limitrofi ai ritrovi della movida la mattina successiva alle serate sono costretti a rimuovere vomito, pipì, escrementi, bottiglie rotte e altri rifiuti dalle scale e dai marciapiedi dei palazzi . Giustamente la residente cita “la mia libertà inizia dove finisce la tua”, ma in questo selvaggio west, di ristoranti, pedane, pub, verande , ci sono ancora autorità, che sono capaci di far rispettare la libertà di noi tutti. Ma se nel caso delle verande abusive di viale Parioli, un alto dirigente del 2° Municipio, quasi giustificava questi abusi, solo perché in quelle verande “ci mangiavano i nostri nonni”.

Il commento della residente :

A proposito del II Municipio e a proposito di un articolo pubblicato su “La Repubblica” a cura di Cecilia Cirinei sulla movida di Piazza Euclide, mi piacerebbe sottolineare che noi viviamo a Piazza Euclide e vie limitrofe e siamo costretti a subire i locali che piano piano si sono fatti strada e che senza rispetto per la quiete altrui, ci propongono musica e “caciara” a tutte le ore.
Si dice “la mia libertà inizia dove finisce la tua” per cui, noi residenti vorremmo che i nostri diritti venissero rispettati. Non ci importa nulla essere finiti sulla pagina di un quotidiano di tiratura nazionale. Piazza Euclide é una piazza nota per altri motivi non per una pseudo-movida che disturba e abbrutisce il nostro bel quartiere.

I PUNTI VERDI E GLI AMICI DEGLI AMICI


Il consigliere Massimo Inches del gruppo della Destra del Municipio Roma II, in data 17/04/2012 ha presentato denuncia presso la Procura della Repubblica chiedendo di aprire indagini sui punti verdi ubicati in via Panama 12 del “Panamino srl” ed all’interno di Villa Ada via Salaria 273 “Lo Scoiattolo”, a seguito di accertamenti espletati presso il X Dipartimento Servizio Giardini di Roma Capitale in P.le Porta Metronia.

Nel caso del Panamino, in via Panama, il fascicolo è risultato mancante presso gli uffici preposti, nonostante non faccia parte di quelli sequestrati recentemente dalla Guardia di Finanza; da notizie assunte, sembrerebbe che la pratica era seguita personalmente proprio dall’Arch. Anna Maria Parisi, attualmente agli arresti domiciliari.

Un impiegato non identificatosi, ascoltando le richieste rivolte dall’Inches ad un suo collega, gli suggeriva di far verificare la regolarità del gazebo, della palizzata che ha recintato un’altra area  pubblica e lo sbancamento del terreno che potrebbe avere effettuato il gestore del Panamino

Per quanto riguarda Lo Scoiattolo,  l’Inches ha depositato negli uffici giudiziari numerosi documenti acquisiti, che indicherebbero un’aggiudicazione diretta del punto ristoro, con affidamento di un manufatto, già bagni pubblici, che lo stesso XIII Dipartimento il quale non era conforme alla procedura, mancando  il bando di gara.

Sempre il Servizio Giardini si è arrogato il diritto di autorizzare il cambio di destinazione (ex bagni – locale commerciale) ed addirittura il concessione edilizia gratuita, che, come ben noto, di competenza del Dipartimento Comunale Programmazione e attuazione Urbanistica sito in via Civiltà del Lavoro.

Questa denuncia fa seguito alla precedente del 30 Marzo 2012 sugli abusi edilizi del Punte Verde Infanzia di Villa Massimo, ed alla convenzione stipulata dal Servizio Giardini col gestore sebbene questi avesse un contenzioso col Comune di Roma causato “solo” dall’ordinanza di demolzione del fabbricato abusivo; ordinanza convalidata dal Tar e dal Consiglio di Stato. Il Dirigente del X Dipartimento aveva emesso un provvedimento dichiarando decaduto il progetto del gestore, proprio perché il bando faceva divieto di partecipazione per chi avesse un contenzioso in essere, ma un funzionario dello stesso ufficio violava tale provvedimento, sottoscrivendo ugualmente la convenzione con il gestore dell’attività.

Dopo questa scoperta, il consigliere già noto per gli abusi in viale Parioli, sicuramente proseguirà personalmente in altre indagini, per  sostenere la Magistratura, che sta facendo luce sullo scandalo romano dei Punti Verdi Qualità ed Infanzia.

L’ esposto presentato dal consigliere della Destra servirà a passare sotto la lente d’ingrandimento anche i cosiddetti Punti Ristoro, e le praticamente dio fideiussione degli stessi, come avvenuto appunto nel caso di Villa Ada.

Lo abbiamo già chiarito, noi stiamo con gli “sceriffi” ma a differenza di altri, non ci piace il giustizialismo , ma a noi piace la giustizia, specialmente nelle cose pubbliche, dobbiamo dire basta agli amici degli amici o ai compagni di merenda il cittadino deve vederci chiaro nella macchina burocratica.